il potere trasformativo del suono
Kundalini Mantras
Scopri cosa sono i mantra nel Kundalini Yoga, come agiscono su mente e corpo e come iniziare a praticarli. Con esempi e guida all’uso.
Cosa troverai in questa pagina
Scoprirai cos’è un mantra, come funziona, perché è uno strumento trasformativo nel Kundalini Yoga, e come iniziare a utilizzarlo. Alla fine della pagina troverai una selezione di mantra e Shabd Guru da ascoltare e praticare.
Cosa sono i mantra
La parola mantra deriva dal sanscrito: man = mente, tra(n) = onda. Significa letteralmente “onda della mente”. Il mantra è un suono sacro, una formula vibratoria che agisce sulla mente e sulla coscienza.
Ripetere un mantra, ad alta voce o mentalmente, aiuta a calmare il flusso dei pensieri, eleva la frequenza mentale ed emozionale e porta chiarezza interiore.
Non è necessario comprenderne il significato per trarne beneficio: l’effetto è vibratorio, non intellettuale.
I mantra nel Kundalini Yoga
Nel Kundalini Yoga il mantra è parte integrante della pratica. La maggior parte dei mantra usati sono in Sant Bhasha, una lingua poetica che fonde vari dialetti del subcontinente indiano. Spesso sono scritti in Gurmukhi, che è la scrittura utilizzata per molte scritture sacre Sikh.
I mantra non appartengono a una religione. Sono suoni donati da esseri illuminati, accessibili a chiunque desideri usarli per la propria trasformazione.
Puoi cantare, ascoltare o semplicemente far risuonare un mantra nella tua mente. Anche solo ascoltarli mentre cucini, guidi o ti rilassi è un modo per integrarli nella tua vita quotidiana.
Come funziona un mantra sul corpo e sulla mente
Quando ripeti un mantra, la lingua stimola 84 punti meridiani sul palato duro. Questi punti trasmettono impulsi all’ipotalamo, influenzando il sistema nervoso e la chimica del cervello.
È come premere i tasti di un computer: ogni suono produce un effetto specifico.
Il risultato è una regolazione dei pensieri, delle emozioni e dello stato interiore. È una forma di autoguarigione attraverso la vibrazione.
Come praticare con i mantra
Se sei all’inizio, ecco alcuni consigli per iniziare:
Lascia andare il giudizio su di te e sulla tua voce.
Non è importante comprendere il significato per ricevere benefici.
Non è un canto: non devi "essere bravo", devi solo essere autentico.
Puoi anche ascoltare il mantra a basso volume nell'ambiente.
Se desideri un effetto specifico, scegli un mantra adatto e ripetilo con costanza, prestando attenzione alla pronuncia e al respiro.
“Vibrando in ritmo con il respiro a un particolare suono proporzionale al suono creativo, o corrente sonora, si può espandere la propria sensibilità all’intero spettro delle vibrazioni. In altre parole, mentre vibri, l’Universo vibra con te.” — Yogi Bhajan
Mantra del Kundalini Yoga
Nel Kundalini Yoga esistono moltissimi mantra, ciascuno con una vibrazione unica e uno scopo preciso. In questa sezione ne trovi una selezione.
Lo stesso mantra può essere utilizzato in diverse meditazioni e anche all’interno dei kriya, lavorando così su aspetti differenti del nostro essere.
Cliccando sul pulsante accanto a ciascun mantra, potrai ascoltarne una versione melodica su YouTube e iniziare a familiarizzare con la sua energia.
Oltre i mantra: la Shabd Guru
Un altro modo in cui il Kundalini Yoga lavora con il suono è attraverso la Shabd Guru: “il suono come insegnante”.
- Mantra taglia la mente.
- Shabd taglia l'ego.
“Shabad” viene da Sha- (ego, attaccamento) e -bd (tagliare, sradicare). Ripetere una Shabad aiuta a sciogliere i pensieri e i sentimenti limitanti immagazzinati nel subconscio.
La Shabd Guru crea uno spazio interiore più libero, rimuove gli ostacoli e risveglia potenziali interiori dormienti.
Shabd Guru
La Shabd Guru è molto più di un canto spirituale: è un suono che taglia l’ego e apre alla verità.
Ogni Shabad agisce come un codice spirituale capace di ristrutturare la mente e stimolare il cervello.
Le parole del Siri Guru Granth Sahib – una raccolta di poesie provenienti da maestri illuminati di diverse tradizioni – sono state composte in uno stato profondo di pace, equilibrio e amore.
Attraverso il Naad, la scienza del Suono, queste poesie trasmettono non solo significato, ma anche la vibrazione dello stato interiore dei Maestri.
Recitando queste Shabad, possiamo iniziare a trasformare le nostre connessioni neurologiche, entrando in contatto diretto con quell’esperienza elevata di coscienza.
Qui trovi alcuni esempi melodici di Shabad, per cominciare a sperimentarne l’effetto trasformativo.
SUNIAI
(ASCOLTO PROFONDO)
In questa Shabd, Guru Nanak descrive la potenza dell’ascolto meditativo: ascoltando con coscienza e presenza, la mente si purifica, l’intuizione si risveglia e l’ego si dissolve. Suniai non è l’ascolto comune delle parole, ma uno stato di ricettività totale, in cui si entra in contatto diretto con la verità interiore.
RAKHE RAKHENAHAR
(protezione dell’Infinito)
Questo mantra/shabd invoca la presenza e la protezione dell’Infinito contro ogni forma di negatività, paura o energia distruttiva. Recitarlo aiuta a rafforzare il senso di sicurezza interiore, a dissolvere le preoccupazioni mentali e ad aprirsi a una fiducia più grande nel flusso della vita.
AJAI ALAI
(AFFRONTARE LE SFIDE)
Recitarlo è come evocare una forza che va oltre la paura, il dubbio e l’insicurezza. Ajai Alai risveglia il guerriero spirituale che è dentro di noi e ci aiuta a riconnetterci alla parte invulnerabile della nostra coscienza. Nel Kundalini Yoga, viene usato per superare momenti di crisi, per ritrovare centratura e per sostenere il coraggio di affrontare le sfide con cuore saldo e mente chiara.
DHAN DHAN RAM DAS GURU
(GUIDA E BENEDIZIONE)
Questa Shabd celebra la grazia e il miracolo del cuore aperto. È un canto di profonda devozione e riconoscenza. Con queste parole si riconosce la grandezza di Guru Ram Das, che ha portato guarigione, umiltà e servizio nel mondo, e che risponde alle preghiere più sincere. Si dice che abbia il potere di aprire il cuore, dissolvere l’orgoglio e portare soluzioni miracolose nei momenti di bisogno. È una lode, ma anche una richiesta silenziosa: “aiutami a ricordare che l’amore e il servizio sono le forze più potenti.”
AAKHAN JOR (33° PAURI)
(sciogliere l’illusione del controllo )
Questa Shabd ci invita a riconoscere con umiltà il potere più grande che agisce attraverso di noi: non è con la forza dell’ego che possiamo parlare, pensare, comprendere o ottenere ciò che cerchiamo. Tutto accade per Grazia. Le nostre capacità, le nostre parole, persino il nostro respiro – non sono “nostri”, ma manifestazioni del Divino. Recitare Aakhan Jor aiuta a sciogliere l’illusione del controllo e a sviluppare uno stato di resa e fiducia. È una meditazione sull’umiltà e sulla connessione con la Sorgente.
BHAND JAMMEE-AI
(sacralità del femminile )
Composta da Guru Nanak, è un inno di profondo rispetto e riconoscimento: tutto nasce dalla donna — da lei prende forma la vita, il legame, l’amore, persino i Maestri e i re. In un’epoca in cui la donna era spesso marginalizzata, Guru Nanak afferma con chiarezza che non c’è essere superiore a lei, poiché da lei tutto ha origine. Cantare questa Shabd aiuta a guarire la relazione con il principio femminile – dentro e fuori di noi – e a ristabilire equilibrio tra energia creativa e consapevolezza spirituale. Viene spesso usata per onorare la forza, la dignità e la luce dell’energia Shakti, ed è profondamente connessa alla guarigione del cuore e alla riconnessione con le proprie radici interiori.
Vuoi ricevere altri insegnamenti e approfondimenti sul Kundalini Yoga?
Iscriviti alla newsletter di Tempi Acquariani:
spunti di consapevolezza, riflessioni e semplici pratiche di Kundalini Yoga da sperimentare nel tuo tempo, direttamente nella tua casella email.